Producer, composer, engineer, multi-instrumentalist and beat-maker, Wael Jegham is a young man from Tunisia who divides his life between the native country and France.
Musically active from the first decade of the 2000s was marked by his sonic illustrations representing a Maghreb sparkling and inventive .
One of the first projects in which he participated was the group called "A5tuna", a collective of artists from different musical experiences that has revolutionized the concept of Tunisian pop, creating a unique sound debtor both to the musical tradition of North African (Rai, Gnawa, Chaabi ) as to the Balkan and punk music.
Active in producing music for television and cinema (he made several soundtracks for short films and documentaries) took over in 2012 the pseudonym Ghoula. Eclectic and versatile musician, knowing how to move smoothly both in the field of acoustic music as in electronics and beat-making, Wael Jegham with his work revises brazenly Maghreb sound creating a fascinating alchemy between tradition and modernity that combines experimentation electronic and traditional instruments.
His musical versatility has led him to work from 2013 with Arabstazy project, a collective of musicians and video makers created by Mettani (real name Shamseddine Omoku) in order to promote electronic underground scene in the Arab world.
In 2016 he made for the label Shouka his first album titled "Hlib el Ghoula." The title (literally "The monster's milk ") is an idiomatic metaphor used in the Tunisian dialect to indicate something very rare and precious,a desired thing and not found (for example, in reference to a grocery store one could state that sells even Hlib el Ghoula, to indicate that you can find anything there).
This first solo work was created as a result of the passion of Ghoula for old vinyls of North Africa, the real treasure that is referenced by the title of the album, whose music is sampled and processed electronically by Wael Jegham creating in this way an intergenerational dialogue, allowing the oldest memories resurface to reveal to the younger generation the infinite creativity of the musical heritage of the Maghreb.
This particular sound is a real journey through the symbols and myths of that giant mosaic that is the musical heritage of North Africa.
To the project, in addition to the same Wael Jegham, participated: Ahmed Ben Ali (Vocals) , Rabii Brahim (voice, tbal, carcabous) , DJ Gamra (Turntables), Mohamed Amine Khaldi (violin, rababa, bendir), Amine Metani (bass and electric guitar, tbal, video editing) ,Lotfi Kriden(krakebs), Maher Sassi( percussions ), Marwa Abayed (vocals )
Produttore, compositore, ingegnere, polistrumentista e beat-maker, Wael Jegham è un giovane proveniente dalla Tunisia che divide la sua vita tra il paese natale e la Francia.
Attivo musicalmente dalla della prima decade degli anni 2000 si è distinto per le sue illustrazioni sonore che rappresentano un Maghreb inventivo spumeggiante.
Uno dei primi progetti al quale ha partecipato è stato il gruppo chiamato “ A5tuna” , un collettivo di artisti provenienti da diverse esperienze musicali che ha rivoluzionato il concetto di pop tunisino creando un suono unico debitore tanto alla tradizione musicale nordafricana (Rai, Gnawa, Chaabi ) quanto alla musica balcanica e al punk.
Attivo nella produzione di musiche per televisione e cinema ( ha realizzato varie colonne sonore per cortometraggi e documentari) ha assunto nel 2012 lo pseudonimo di Ghoula. Musicista eclettico e versatile , perfettamente a suo agio sia nel campo della musica acustica quanto in quello dell’elettronica e del beat-making , Wael Jegham con il suo lavoro revisiona sfacciatamente il suono del Maghreb creando un affascinante alchimia tra tradizione e modernità che coniuga sperimentazione elettronica e strumenti tradizionali.
La sua versatilità musicale lo ha portato a collaborare dal 2013 al progetto Arabstazy, un collettivo di musicisti e video maker creato da Mettani ( vero nome Shamseddine Omoku) con lo scopo di promuovere la scena elettronica underground del mondo arabo.
Nel 2016 ha realizzato per l’etichetta Shouka il suo primo album intitolato "Hlib el Ghoula”. Il titolo ( letteralmente “il latte dell’orchessa”) è una metafora idiomatica utilizzata nel dialetto tunisino per indicare qualcosa di estremamente raro e prezioso, una qualsiasi cosa ambita e non trovata ( ad esempio , in riferimento ad un negozio di alimentari si potrebbe affermare che vende perfino Hlib el Ghoula, per indicare che li vi si può trovare qualsiasi cosa) .
Questo primo lavoro da solista nasce come risultato della grande passione di Ghoula per i vecchi vinili del Nord Africa, il vero tesoro a cui fa riferimento il titolo dell’album, le cui musiche vengono campionate e trattate elettronicamente da Wael Jegham che crea in questo modo un dialogo intergenerazionale , permettendo ai ricordi più antichi di riaffiorare per rivelare alle giovani generazioni l’ infinita creatività del patrimonio musicale del Maghreb.
Questo Mix electro acustico orientale si propone come un vero e proprio viaggio attraverso i simboli ed i miti di quel gigantesco mosaico che è il patrimonio musicale del Nord Africa .
Al progetto , oltre allo stesso Wael Jegham , hanno partecipato :Ahmed Ben Ali (Voce) , Rabii Brahim (voce, tbal, carcabous) , DJ Gamra (Turntables), Mohamed Amine Khaldi (violino, rababa, bendir), Amine Metani (basso echitarra elettrica , tbal, video editing) ,Lotfi Kriden (krakebs), Maher Sassi ( percussioni ), Marwa Abayed (voce )
A5Tuna أخطونا - A 5Tuna أخطونا
01 Pinacolada
02 Tir El 7oumaطير الحومة
03 Zebla
04 Takriz
05 Errais Ejjay - الرئيس الجاي
06 Errais Ejjay - الرئيس الجاي (Radio Edition)
07 El 7arb - انشودة الحرب
HERE
Ghoula غولة - Hlib el Ghoula حليب الغولة
01 Intro
02 Ya Sa7bi
03 Allah 3lik
04 Sa3diya
05 I'm An African
06 Dawri
07 Anta(R)i
08 Ya Ness
09 Ya Moumnin
10 Ba77it
HERE
:-O
RispondiElimina..........ottimissimo !!!!
Grazie Lazy !
!£m@l@