In the period between the 60s and the 70s some famous western musicians came into contact with the Arab and North African culture (two very different things) and were fascinated by it. The results of these meetings are well known. The best known albums in this context are definitely those of Brian Jones and Ornette Coleman who, with a couple of truly incredible records ("Brian Jones Plays With The Pipes Of Pan At Joujouka" from 1971 and "Dancing In Your Head" from 1977), brought the attention of the western public to the art of the musicians of Joujouka, an almost mythological village located on the heights of the Moroccan Rif .Equally well-known are the contaminations with the Arabic sounds of the German group Embryo who created truly fascinating albums in Morocco as fascinating is the album by Peter Lemer in the company of the Troupe Populaire De G'naoua of Asilah entitled "Asilah 80", the album that I propose here.
Peter Lemer is a British jazz musician who started his musical activity in 1965. Pianist, double bass player and composer contributed, with his Peter Lemer Quintet, to the development of the British free jazz movement between the 60s and the 70s. For most of his career he was a keyboard player and in this capacity he participated in the late 1970s at the Moussem music festival in Asilah. His positive experience leads him back to Morocco at other times. In 1980 he gets to know the Gnawa musical culture through the community present in Asilah and invites some musicians belonging to it to perform with him. The result is the recordings merged into this album that his friend Nick Griffiths has fortunately documented and the Association Culturelle Al-Mouhit has published.
Peter Lemer is a British jazz musician who started his musical activity in 1965. Pianist, double bass player and composer contributed, with his Peter Lemer Quintet, to the development of the British free jazz movement between the 60s and the 70s. For most of his career he was a keyboard player and in this capacity he participated in the late 1970s at the Moussem music festival in Asilah. His positive experience leads him back to Morocco at other times. In 1980 he gets to know the Gnawa musical culture through the community present in Asilah and invites some musicians belonging to it to perform with him. The result is the recordings merged into this album that his friend Nick Griffiths has fortunately documented and the Association Culturelle Al-Mouhit has published.
The music contained in this record is really special. More than a merger, there is a real collision. A real sound magma. There is no dominant sound but two musical modes that chase and meet. It is really difficult to explain this album. I invite you to listen to it because it has good moments. I am happy to have discovered its existence and for this I have to thank my friend Stefano who kindly reported it to me
For those interested, the original album still seems to be available on Peter Lemer's website.
Nel periodo a cavallo tra gli anni'60 e gli anni '70 alcuni famosi musicisti occidentali sono entrati in contatto con la cultura araba e nord africana ( due cose molto diverse) e ne sono rimasti affascinati. Noti sono i risultati di questi incontri .Gli album più conosciuti in questo contesto sono decisamente quelli di Brian Jones e di Ornette Coleman i quali , con un paio di dischi davvero incredibili ( "Brian Jones Plays With The Pipes Of Pan At Joujouka " del 1971 e " Dancing In Your Head " del 1977), hanno portato l'attenzione del pubblico occidentale sull'arte dei musicisti di Joujouka, villaggio quasi mitologico situato sulle alture del Rif marocchino .
Altrettanto conosciute sono le contaminazioni con le sonorità arabe del gruppo tedesco Embryo che ha ralizzato in Marocco album davvero affascinati, come affascinante è l'album di Peter Lemer in compagnia della Troupe Populaire De G'naoua di Asilah intitolato " Asilah 80", l'album che vi propongo qui.
Peter Lemer è un musicista jazz britannico che ha iniziato l'atttività musicale nel 1965 . Pianista, contrabassista e compositore ha contribuito , con il suo Peter Lemer Quintet, allo sviluppo del movimento free jazz britannico tra gli anni'60 e gli anni '70.
Per la maggior parte della sua carriera è stato tastierista ed in questa veste ha partecipato all fine degli anni '70 al festival musicale Moussem presso Asilah . L'esperienza positiva lo riconduce in Marocco altre volte. Nel 1980 fa la conoscenza della cultura musicale Gnawa attraverso la comunità presente ad Asilah ed invita alcuni musicisti appartennenti ad essa ad esibirsi con lui. Il risultato sono le registarzioni confluite in questo album che il suo amico Nick Griffiths ha fortunatamente documentato e l'Association Culturelle Al-Mouhit ha dato alle stampe.
La musica contenuta in questo disco è davvero particolare. Più che ad una fusione si é in presenza di una vera e propria collisione . Un vero e proprio magma sonoro. Non esiste una sonorità dominante ma due modi musicali che si inseguono e si incontrano.
E' davvero difficile spiegare questo album. Vi invito ad ascoltarlo perchè possiede buoni momenti. Sono contento di averne scoperto l'esistenza e per questo devo ringraziare il mio amico Stefano che me lo ha gentilmente segnalato
Per quanti fossero interessati l'album originale sembra ancora reperibile presso il sito di Peter Lemer .
Asilah 80 - Peter Lemer Avec La Troupe Populaire De G'naoua De Asilah Au Théatre Al Kamra à Asilah
Nel periodo a cavallo tra gli anni'60 e gli anni '70 alcuni famosi musicisti occidentali sono entrati in contatto con la cultura araba e nord africana ( due cose molto diverse) e ne sono rimasti affascinati. Noti sono i risultati di questi incontri .Gli album più conosciuti in questo contesto sono decisamente quelli di Brian Jones e di Ornette Coleman i quali , con un paio di dischi davvero incredibili ( "Brian Jones Plays With The Pipes Of Pan At Joujouka " del 1971 e " Dancing In Your Head " del 1977), hanno portato l'attenzione del pubblico occidentale sull'arte dei musicisti di Joujouka, villaggio quasi mitologico situato sulle alture del Rif marocchino .
Altrettanto conosciute sono le contaminazioni con le sonorità arabe del gruppo tedesco Embryo che ha ralizzato in Marocco album davvero affascinati, come affascinante è l'album di Peter Lemer in compagnia della Troupe Populaire De G'naoua di Asilah intitolato " Asilah 80", l'album che vi propongo qui.
Peter Lemer è un musicista jazz britannico che ha iniziato l'atttività musicale nel 1965 . Pianista, contrabassista e compositore ha contribuito , con il suo Peter Lemer Quintet, allo sviluppo del movimento free jazz britannico tra gli anni'60 e gli anni '70.
Per la maggior parte della sua carriera è stato tastierista ed in questa veste ha partecipato all fine degli anni '70 al festival musicale Moussem presso Asilah . L'esperienza positiva lo riconduce in Marocco altre volte. Nel 1980 fa la conoscenza della cultura musicale Gnawa attraverso la comunità presente ad Asilah ed invita alcuni musicisti appartennenti ad essa ad esibirsi con lui. Il risultato sono le registarzioni confluite in questo album che il suo amico Nick Griffiths ha fortunatamente documentato e l'Association Culturelle Al-Mouhit ha dato alle stampe.
La musica contenuta in questo disco è davvero particolare. Più che ad una fusione si é in presenza di una vera e propria collisione . Un vero e proprio magma sonoro. Non esiste una sonorità dominante ma due modi musicali che si inseguono e si incontrano.
E' davvero difficile spiegare questo album. Vi invito ad ascoltarlo perchè possiede buoni momenti. Sono contento di averne scoperto l'esistenza e per questo devo ringraziare il mio amico Stefano che me lo ha gentilmente segnalato
Per quanti fossero interessati l'album originale sembra ancora reperibile presso il sito di Peter Lemer .
Label : Association Culturelle Al-Mouhit
Format : Vinyl, LP, Album
Country : Morocco
Year :. 1980
Format : Vinyl, LP, Album
Country : Morocco
Year :. 1980
A1 Festival Parade
A2 Improvisation
B1 Invitation
B2 Invocation
B2 Invocation
B3 Finale
This is the first time I have heard of this album! Thanks brother!
RispondiEliminaHi Tim. I knew you would appreciate it. I had never heard of this album either. A friend of mine pointed it out to me, asking me precisely if I knew him. it is a particular record. I don't usually like the synthesizer very much but I like the overall vibe of the record.
RispondiEliminaMany thanks
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