Credited to Ali Bahia El Idrissi, Moroccan composer and singer originally from Casablanca, in reality the album is the result of the latter's collaboration with a large group of Dutch musicians among which Michel Banabila, a well-known name in the music scene of Holland. A student of Andalusian singing in his homeland, Ali Bahia El Idrissi specialized in the vocal techniques of the Sufi tradition and collaborated with Algerian singers Cheb Mami and Cheb Khaled.
In 1998 the meeting with Michel Banabila led to the creation of two songs ("Idrissi" and "Red Planet") included in the album "Kawakib Al Maghred" produced by Banabila himself and published by the Dutch label "Zuid-Hollandse Popunie" . The success of the project led the two to expand it. The result is represented by the album entitled "Arhil", credited only to Ali Bahia El Idrissi, which sees Michel Banabila as an instrumentalist, co composer and arranger, assisted by renowned musicians.
The record, made in the year 2000, was given to the press by the Dutch label Boudisque, linked to the historic record store in Amsterdam that has given many joys to many vinyl fans.
Beyond the enthusiastic and high-sounding comments made by various music magazines, the album, certainly of a good level, offers a musical collision between oriental sounds and modern western music already widely tested by various groups, both in Europe and North Africa. The various projects linked to the Swiss label Barraka El Farnatshi are an example (successful, in the opinion of the writer) of contamination between Moroccan musical culture and Western sounds.
Compared to these, however, the album by Ali Bahia El Idrissi presents a greater mix of genres by incorporating both high-level acoustic sounds and electronic suggestions in addition to a decidedly superior vocal style. The high quality of the recordings and the depth of the songs proposed make this album one of the best proposals for the encounter between different cultures made in Europe in the last twenty years.
Accreditato a Ali Bahia El Idrissi, compositore e cantante marocchino originario di Casablanca, in realtà l’album è frutto della collaborazione di quest’ultimo con una nutrita schiera di musicisti olandesi tra i quali spicca Michel Banabila , nome molto conosciuto nella scena musicale dei Paesi Bassi.
Studente in patria di canto andaluso, Ali Bahia El Idrissi si è specializzato nelle tecniche vocali della tradizione sufista e ha collaborato con i cantanti algerini Cheb Mami e Cheb Khaled. Nel 1998 l’incontro con Michel Banabila ha portato alla realizzazione di due brani ( “Idrissi” e “ Red Planet”) inseriti nell’album "Kawakib Al Maghred" prodotto dallo stesso Banabila e pubblicato dall’etichetta olandese "Zuid-Hollandse Popunie".
Il buon esito del progetto ha portato i due ad un ampliamento dello stesso. Il risultato è rappresentato dall’album intitolato “Arhil”, accreditato al solo Ali Bahia El Idrissi, che vede Michel Banabila nelle vesti di strumentista, co compositore e arrangiatore, coadiuvato da rinomati musicisti . Il disco , realizzato nell' anno 2000, è stato dato alle stampe dall'etichetta olandese Boudisque, legata allo storico negozio di dischi di Amsterdam che molte gioie ha dato a tanti appassionati del vinile.
Al di la dei commenti entusiasti ed altisonanti esternati da varie riviste musicali, l’album , sicuramente di buon livello, propone una collisione musicale tra le sonorità orientali e la musica moderna occidentale già ampiamente collaudata da vari gruppi , sia in ambito europeo che nordafricano. I vari progetti legati all’etichetta elvetica Barraka El Farnatshi sono un esempio ( ben riuscito , secondo il parere di chi scrive) di contaminazione tra la cultura musicale marocchina e i suoni di matrice occidentali . Rispetto a questi comunque il disco di Ali Bahia El Idrissi presenta una maggior commistione di generi incorporando al suo interno sia sonorità acustiche di alto livello sia suggestioni elettroniche in aggiunta ad uno stile vocale decisamente superiore.
L’alta qualità delle registrazioni e lo spessore dei brani proposti fanno di questo album una tra le migliori proposte di incontro tra culture diverse realizzate in ambito europeo nell’ultimo ventennio.
Ali Bahia El Idrissi - Arhil
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