domenica 28 dicembre 2025

Zina & Aziza زينة وعزيزة

 




Zina and Aziza, the stage names of sisters Mahbouba and Chedlia Bouzaïane, were Tunisian dancers, singers, and actresses. Born in the working-class neighborhood of Melassine in Tunis, they defied their family and Tunisian social norms by resolutely dedicating themselves to the art of dance. Their father, a humble shoemaker, banished them from the family for years.

Their first performances took place in the 1950s in the "Kafichanta," singing cafés that were widespread in Tunis, particularly in the Bab Souika neighborhood.

Since the 1930s, venues such as "Al-Fath," "Cordoba," and "Alf Layla wa Layla" have hosted stars of popular art, who performed in concerts broadcast on national radio. It was in this context that the careers of the two sisters began. They initially attempted to pursue singing, but they attracted public attention with a new style of folk dance that was very distinct from the dancers who had preceded them, artists such as Aisha and Mamia.

The discovery of their talent is attributed to the renowned violinist Reda El Kalai, who committed himself to developing their talent and gave them the stage names Zeina and Aziza, to underscore the inseparable nature of their relationship. Reda El Kalai made them a regular presence at his concerts at the "Al Fatah" café, one of the most famous in the capital, with the El Manar company, ensuring the girls great visibility.

Reda El Kalai also introduced them to the renowned traditional singer Ismail Al-Hattab, who would regularly include them in his shows.

Upon becoming the first president of independent Tunisia, Habib Bourguiba, a great lover of dance and supporter of his country's arts, embarked on a cultural initiative aimed at spreading traditional arts, drawing artists from the narrow circle of the capital's cafés to participate in festivals across the country. In this context, Zina and Aziza, accompanied by Al-Hattab, toured Tunisia with their art. A major contribution to this effort was made by dancer Hamadi Al-Laghbabi, who permanently integrated the two sisters into the "National Folk Arts Troupe," bringing Tunisian folk dance to the international stage.



Zina and Aziza often performed for President Bourguiba at private parties held at the palace and accompanied him on his trips abroad to meet with his counterparts, acting as ambassadors of Tunisian culture, presenting the splendid image of an Arab country recently freed from colonial rule.

The sisters' international visibility reached its peak in 1958 when they participated in the Cannes Film Festival, appearing alongside Omar Sharif and Claudia Cardinale in Jacques Baratier's film "Goha."

Throughout the 1960s and 1970s, Zina and Aziza remained among Tunisia's most prominent artists, undisputed icons of Bedouin dance. Hugely popular and beloved, they performed at numerous festivals, theaters, and television programs, captivating audiences with their synergy and the harmony of their movements. They also recorded an album entitled "Etoiles De La Dance" and a couple of 45s, but they failed to achieve the widespread acclaim that dance had brought.

The change of regime in 1987, following the coup d'état that brought Zine El-Abidine Ben Ali to power, marked the end of the sisters' artistic adventure. The new president's lack of interest in popular culture, which was virtually banned from state television, accelerated the decline of the dancers, who gradually withdrew from the public stage to devote themselves to their families.

The death of Mahbouba (Zina) marked the artistic demise of the entire venture. Chedlia (Aziza), her surviving sister, refused to discuss their careers or dance until her death. Having passed away on August 28, 2024, at the age of 83, Chedlia, whose health had significantly deteriorated, did not receive the urgent medical care she needed, despite appeals for intervention from the competent authorities. She lived virtually forgotten on the meager pension of 350 Tunisian dinars (about $110) that she had been awarded for her work with the National Popular Dance Company. Zina and Aziza's was an exceptional artistic adventure, born in a time and place that no longer exist. Their contribution to Tunisian folk dance was enormous and indelible, even though decades later their illustrious career has gradually faded from memory. A few images remain of them, shared memories, and a popular expression referring to the two-carriage buses with the charming name of "Zina and Aziza," the inseparables.

 

 

 

 
Zina e Aziza, nome d’arte con il quale sono conosciute le sorelle Mahbouba e Chedlia Bouzaïane, sono state due danzatrici, cantanti e attrici tunisine. Nate nel quartiere operaio di Melassine a Tunisi,
hanno sfidato la famiglia e le regole sociali tunisine decidendo di dedicarsi in modo molto determinato all’arte della danza. Il padre, un umile calzolaio, a fronte di questa decisione le bandisce per anni dalla famiglia.

Le loro prime esibizioni avvengono negli anni '50 nei “Kafichanta”,caffè canterini molto diffusi a Tunisi, in particolare nel quartiere di Bab Souika.


Locali quali “Al-Fath”, “Cordoba” e “Alf Layla wa Layla” accoglievano già dagli anni ‘30 le stelle dell’arte popolare che si esibivano in concerti trasmessi dalla radio nazionale. In questo contesto prende il via la carriera delle due sorelle le quali, in un primo momento, provano a dedicarsi al canto, ma che attirano l’attenzione del pubblico grazie a un nuovo stile di danza popolare molto distintivo rispetto alle ballerine che le avevano precedute, artiste quali Aisha e Mamia.

La scoperta della loro bravura è attribuita al noto violinista Reda El Kalai, il quale si impegna a sviluppare il loro talento e da loro il nome d'arte di Zeina e Aziza, per sottolineare la natura inseparabile del loro rapporto. Reda El Kalai le rende presenza stabile dei suoi concerti tenuti presso il caffè “Al Fatah”, uno dei più famosi della capitale, con la compagnia El Manar assicurando alle ragazze una grande visibilità
Sempre Reda El Kalai le mette in contatto con il noto cantante tradizionale Ismail Al-Hattab che le integrerà abitualmente nei suoi spettacoli .

 

Divenuto primo presidente della Tunisia indipendente, Habib Bourguiba, grande amante della danza e sostenitore delle arti del suo paese, intraprende un operazione culturale tesa a diffondere le arti tradizionali facendo uscire gli artisti dalla ristretta cerchia dei caffè della capitale per partecipare a festival in tutto il paese . In questo contesto Zina e Aziza, accompagnate da Al-Hattab portano la loro arte in giro per la Tunisia. Un grande contributo in tal senso viene dato dal danzatore Hamadi Al-Laghbabi il quale integrerà in modo permanente le due sorelle all’interno della "National Folk Arts Troupe" portando la danza popolare tunisina sul proscenio internazionale.


Zina e Aziza si esibiscono spesso per il presidente Bourguiba nel corso di feste private tenutesi a palazzo e lo seguono nei suoi viaggi all’estero negli incontri con i suoi omologhi nel ruolo di ambasciatrici della cultura tunisina, presentando la splendida immagine di un paese arabo appena liberatosi dal giogo coloniale. 


La visibiltà internazionale delle due sorelle raggiunge lo zenith nel 1958 in occasione della loro partecipazione al festival di Cannes in virtù della loro apparizione come attrici nel film "Goha" di Jacques Baratier al fianco di Omar Sharif e Claudia Cardinale. 

Per tutti gli anni’60 e ‘70 Zina e Aziza rimangono tra le artiste più in vista della Tunisia, icone indiscutibili della danza beduina. Enormemente popolari e molto amate si esibiscono in numerosi festival, teatri e programmi televisivi affascinando il pubblico con la loro sinergia e con l’armonia dei loro movimenti.
Registreranno anche un album intitolato “ Etoiles De La Dance” e un paio di 45 giri, senza incontrare però i grandi consensi portati dalla danza.

Il cambio di regime avvenuto nel 1987 in seguito al colpo di stato che porterà al potere Zine El-Abidine Ben Ali, coincide con la fine dell’avventura artistica delle due sorelle. Lo scarso interesse del nuovo presidente per la cultura popolare, che sarà praticamente bandita dalla televisione di stato, accelera il declino delle danzatrici le quali gradualmente si ritireranno dalla scena pubblica per dedicarsi alle loro famiglie.


La morte di Mahbouba (Zina) vede la morte artistica dell’intera avventura. Chedlia (Aziza), la sorella superstite, si rifiuterà sino alla sua morte di parlare della loro carriera e di danzare.
Mancata il 28 agosto 2024 all’età di 83 anni Chedlia, le cui condizioni di salute erano deteriorate in modo significativo, non ha ricevuto le cure mediche urgenti di cui aveva bisogno, nonostante gli appelli d'intervento delle autorità competenti.
Viveva praticamente dimenticata con l’esigua pensione di 350 dinari tunisini (circa 110 dollari) che le era stata concessa per il lavoro svolto con la Compagnia Nazionale di Danza Popolare .
Quella di Zina e Aziza è stata un avventura artistica eccezionale nata in un tempo e in un luogo che ormai non esistono più. Il loro contributo alla danza popolare tunisina è stato enorme e indelebile anche se a decenni di distanza la loro illustre carriera è gradualmente svanita dalla memoria.
Di loro restano poche immagini, ricordi condivisi e un'espressione popolare che designa gli autobus composti da due carrozze con il grazioso nome di "Zina e Aziza", le inseparabili. 






 

Zina & Aziza زينة وعزيزة - Etoiles De La Dance نجوم الرقص

 


 A1 Ya Lala Yalala
 A2 Rani Nebghih
 A3 Ya Ghaieb
 A4 Ellilla Ghezali Nekabla
 B1 Addala
 B2 Rit Ghezaiel
 B3 Mabrouk Nhar
 B4 Oullah Ma Yerouini

 HERE

 

 Zina & Aziza زينة وعزيزة -  El Metlansi المتلنصي

 


 Side A  El Metlansi المتلنصي
 Side B  El Metlansi المتلنصي   (Instrumental )

 HERE

 

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