lunedì 25 marzo 2019

Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني






Ziad Rahbani is a Lebanese composer, pianist, performer, playwright and political commentator born on 1 January 1956. Son of Assi Rhabanii and Nouhad Haddad, better known as Fairouz , Ziad grew up in an artistic environment that stimulated his creativity.

Active on many fronts, he is recognized as one of the most influential authors of the Lebanese intellectual scene by virtue of his theatrical works, his writings and his albums that contain satirical invectives and criticisms to the traditional political establishment of his country.

Ziad Rahbani's first known work is "Sadiqi Allah", a collection of writings written in the late 1960s when he was still a teenager. In 1973, at the age of 17 he composed his first musical score for a work by his mother. The famous and efficient Rahbani Brothers company (formed by Ziad's father and Uncle Mansour) had difficulties due to the hospitalization of Assi Rahbani. The writing of the work "Al Mahatta" was to be completed. One last piece remained to be composed of which the text was ready but not the music. Mansour Rahbani will entrust the composition to the young nephew. The song in question was "Saalouni El Nass". The song will have a great success and will allow Ziad to highlight his skills in the field of composition.

With His Mother  Fairuz
 As well as in the field of music, Ziad Rahbani will become known as an actor by taking part in other works by the Rahbani Brothers, including the same "" Al Mahatta "and" Mays el Rim ". He will also compose the music of various theatrical works with highly politicized content.

Among his first highly appreciated works were the albums "A Rahbani Festival", a reinterpretation of old songs by Fairiuz in a contemporary key and "Bil Afrah", an album which, besides highlighting the author's abilities in the field of composition of traditional music, offers a beautiful philological reinterpretation of old songs from the Arab
classical tradition.
Eclectic musician and experimenter Ziad Rahbani has entered the family musical tradition by launching, as they say, the heart beyond the obstacle. If the Rahbani Brothers were already the bearers of a wave of renewal in the field of the Levantine composition, Ziad Rahbani has exaggerated, so to speak, the concept. He further explored the mingling of Eastern and Western music, contaminating his compositions with different genres such as jazz, bossa nova, rock, lounge music, which made him one of the most important and influential musicians in the Arab world .All the 80s and 90s saw him involved in various projects including musicals, music albums and radio programs. Among the albums made in the 80s we should mention: "Ana Mush Kafir", a record that represented an important point of reference for the generation that suffered the Lebanese civil war and "Hodou 'Nisbi" work with more relaxed atmospheres but no less full of political content. Throughout his career he has engaged in several artistic collaborations in the most fruitful of which were undoubtedly those with Joseph Saqr, Antoine Kerbaj and Bechara Khoury.

In addition to supporting various artists on the Lebanese music scene (very intriguing is the result of his collaboration on the Salma Mousfi album entitled "Monodose", which explores the world of Bossa Nova in an Arabic key) he has collaborated with some of his mother's best records among which "Kifak inta" of 1991 and "Wala kif" of 2001.


A prominent figure in Lebanese society, his political and religious positions have made him a controversial figure, admired by some and criticized by others. Known for being atheist and communist Ziad Rahbani has a longstanding relationship with the Lebanese leftist movements. In an interview with journalist Ghassan Bin-Jiddu, he stated that the massacres carried out in 1976 in the Palestinian refugee camp of Tall a-Za'tar by right-wing Christian militias was the main reason that pushed him during the Lebanese civil war to reside in West Beirut, the Muslim part of the city.

A supporter of the Lebanese resistance to the Israeli occupation and to the Zionist regime, coming from a Christian family, his political vision has put him several times in contrast with his belonging environment but has made him a respected figure both musically and humanly.













Ziad Rahbani è un compositore, pianista, performer, drammaturgo e commentatore politico libanese nato il 1 ° gennaio 1956. Figlio di Assi Rhabanii e Nouhad Haddad, meglio conosciuta con il nome d’arte di Fairouz, Ziad è cresciuto in un ambiente artistico che ne ha stimolato la creatività.

Attivo su molti fronti è riconosciuto come uno degli autori più influenti della scena intellettuale libanese in virtù delle sue opere teatrali, dei suoi scritti e dei suoi album che contengono invettive e critiche in forma satirica all’establishment politico tradizionale del suo paese. 

With his Father Assi

La prima opera artistica conosciuta di Ziad Rahbani è "Sadiqi Allah" , una raccolta di scritti redatta alla fine degli anni 60 quando era ancora adolescente. Nel 1973, all'età di 17 anni compose la sua prima partitura musicale per un opera della madre. La collaudata ditta dei Rahbani Brothers ( formata dal padre di Ziad e dallo zio Mansour) si trovò in difficoltà a causa del ricovero in ospedale di Assi Rahbani. Si doveva terminare la scrittura dell’opera “ Al Mahatta “ . Rimaneva da comporre un ultimo brano del quale era pronto il testo ma non la musica. Mansour Rahbani affiderà la composizione al giovane nipote. La canzone in questione era "Saalouni El Nass" . Il brano otterrà un grande successo e permetterà a Ziad di mettere in luce le sue capacità nel campo della composizione.

Oltre che nel campo della musica Ziad Rahbani si farà conoscere come attore prendendo parte ad altre opere dei Rahbani Brothers tra le quali la stessa ““ Al Mahatta “ e "Mays el Rim" . Egli stesso comporrà le musiche di varie opere teatrali dai contenuti altamente politicizzati.

Tra i suoi primi lavori come compositore vanno segnalati gli album “ A Rahbani Festival” , una rivisitazione di vecchi brani di Fairiuz in chiave contemporanea e “Bil Afrah “ , album il quale , oltre a mettere in luce le capacità della’autore nel campo della composizione di musica tradizionale, offre una bellissima rivisitazione filologica di vecchi brani della tradizione classica araba. 

Musicista eclettico e sperimentatore Ziad Rahbani si è inserito nella tradizione musicale di famiglia lanciando, come si suol dire, il cuore oltre l’ostacolo. Se già i Rahbani Brothers furono portatori di un ondata di rinnovamento nel campo della composizione levantina, Ziad Rahbani ha estremizzato, per cosi dire, il concetto . Ha ulteriormente esplorato le commistioni tra musica orientale e occidentale, contaminando le proprie composizioni con generi diversi quali il jazz, la bossa nova, il rock , la lounge music , cosa che ha fatto di di lui uno dei musicisti più importanti ed influenti del mondo arabo.

Tutti gli anni 80 e 90 lo hanno visto impegnato i svariati progetti tra musical, album musicali e programmi in radio. Tra gli album realizzati negli anni 80 vanno segnalati senza dubbio “ Ana Mush Kafir” , disco che ha rappresentato un importante punto riferimento per la generazione che ha subito la guerra civile libanese e “ Hodou' Nisbi” lavoro dalle atmosfere più rilassate ma non meno pregno di contenuti politici. Nel corso della sua carriera svariate sono state le collaborazioni in campo artistico le più fruttuose delle quali sono state senza dubbio quelle con Joseph Saqr, Antoine Kerbaj e Bechara Khoury .

Oltre a sostenere vari artisti della scena musicale libanese ( molto intrigante è il risultato della sua collaborazione all’album di Salma Mousfi intitolato “Monodose” ,che esplora il mondo della Bossa Nova in chiave araba) ha collaborato ad alcuni dei migliori dischi della madre tra i quali “Kifak inta" del 1991 e "Wala kif" del 2001. 

  Personaggio di spicco della società libanese , le sue                posizioni politiche e religiose hanno fatto di lui una  figura      controversa, ammirata da alcuni e criticata da altri . Noto per essere ateo e comunista Ziad Rahbani ha una relazione di lunga data con i movimenti di sinistra libanesi . In un'intervista rilasciata al giornalista Ghassan Bin-Jiddu, ha dichiarato che i massacri operati nel 1976 nel campo profughi palestinese di Tall a-Za'tar da parte delle milizie cristiane estremiste di destra è stata la ragione principale che lo ha spinto durante la guerra civile libanese a risiedere a West Beirut, la parte    mussulmana della città.

Sostenitore della resistenza libanese all’occupazione israeliana e al regime sionista , provenendo da una famiglia cristiana, la sua visione politica lo ha messo più volte in contrasto con il suo ambiente di appartenenza ma ne ha fatto una figura rispettata sia musicalmente che umanamente.








 Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - A Rahbani Festival رحباني فاستفال



A1 Sah ennom - صح النوم - مدخل
A2 Ya Mahla Noura يامحلا نورها
A3 La Enta Habibi لا انت حبيبي
A4 La Teatab alayi لاتعتب عليا
A5 Allamouni علموني
A6 Al Yadi ع اليادي
B1 Natouret El Mafateeh المفاتيح ( La Gardienne Des Cles Ouverture)
B2 Ya Beyah El Khawatem يابياع الخواتيم
B3 Nassam Alayna El Hawa نسم علينا الهوي
B4 Dakhlek ya emmy - دخيلك يا امي
B5 El Helwa De الحلوه دي
B6 Ya Ana Ya Ana يا انا يا انا



Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - Bil Afrah بالافراح 



A1 Kaskes Warak قصقص ورق
A2 Raksat Tahiat رقصة تحيات
A3 Atem Ya Leil عتم يا ليل
A4 Akhed Habibi اخذ حبيبي
B1 Sahrieh مقدمة سهرية
B2 Ya Hamam يا حمام يا مروح
B3 Saalouni El Nass سألوني الناس
B4 Ya Habibi Koullama Habb El Hawaيا حبيبي كلما هب الهوى
B5 Shirak شيراك
 
B6 Zourouni زوروني


HERE



Ziad Al Rahbani & Bechara Khoury زياد الرحباني و بشارة الخوري – Kyrie Eleison كيرياليسون





A1 Nahnou Saheroun نحن ساهرون
A2 Idhhabu al ard اذهبوا في الأرض
A3 Touba lilsa'in طوبى للساعين
A4 Ya min ta'amdat يا من تعمدت
B1 Sayidi سيدي

B2 Al Majd Laka المجد لك
B3 Kyrie Eleison كيرياليسون
B4 Touba Lilsa'in (Instrumental) موسيقى طوبى للساعين
B5 Sayidi Aatina (Instrumental) موسيقى سيدي

 

HERE

 

 

Ziad Al Rahbani & Joseph Saqr زياد الرحباني و جوزيف صقر - Bennesbeh Labokra... Chou? بالنسبة لبكرا ... شو؟



A1 First Introduction المقدمة الموسيقية الأولى
A2 Variation 1 مشهد حساب القناني
A3 Reda إسمع يا رضا
A4 Variation 2 مشهد باقة الورد
A5 Al Bosta أغنية البوسطة
B1 Second Introduction المقدمة الموسيقية الثانية
B2 Variation 3 مطعم بيبرم
B3 Variation 4 مشهد زكريا ونجيب
B4 Wahda Balak عايشة وحدا بلاك
B5 Variation 5 مشهد الجريمة
B6 Last Scene المشهد الأخير
B7 Final Theme


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Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - Abu Ali أبو علي




01  Abu Ali أبو علي
02 Prelude (theme from Mais al Rim)




Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - Houdou Nisbi هدوء نسبي




01 Bala wala chi       بلا ولا شي
02  Houdou Nisbi هدوء نسبي 
03 The same       نفس الشغلة
04   Yalla Kichou Barra   يلله كشو برا  
05 Don't  go  ما تفل 
06  Bil Nisbi La Boukra  بالنسبة لبكرا شو
07 Bisraha  بصراحة
08   5 To 7 PM  
09 Rouh khabbir      روح خبر 
10 For sure      من كل بد 
11 Khalas      خلص 
12 Finale  فينال





Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - Ana Moush Kafer
أنا مش كافر




01 Ana Moush Kafer  أنا مش كافر
02 Shou Hal Ayyam شو هالأيام
03 A'anitham  عالنظام
04 Shou A'ada Ma Bada  شو عدا ما بدا 
05 Yessa'ed We Yea'en  يساعدو يعين
06 Bi Halyawmayn بها ليومين 
07 Bharf Esheen  بحرف الشين
08 Bhaneek  بهنيك
09 Al Mokawama al Watania al Lubnani المقاومة الوطنية اللبنانية




Ziad Al Rahbani & Antoine Kerbaj زياد الرحباني وانطوان كرباج - Amrik sayiduna wa Abtal waharamiyya امرك سيدنا و ابطال وحرامية




A1 Al Muqadenah 1 المقدمة ١
A2 L' Alan (Advertisement) اعلان
A3 Mashhad al Fahes (Examination) مشهد الفحص
A4 Tango
A5 Break فاصل زمني
A6 Al Muqadenah-2 (Introduction 2) المقدمة ٢
A7 Al Muqadenah (Introduction)المقدمة

A8 Tagheer Awal (First Change )تغيير اول
A9 Oghniyat el Shahadeen اغنية الشحادين
A10 Tagheer Thani (Second Change) تغيير ثاني
A11 Al Piano اغنية الپيانو
B1 Tagheer Thaleth (Third Change) تغيير ثالث
B2 Al Jeel (The Generation) الجيل 

B3 Hake Ad Ma Baddak Fee حكي قد ما بدك في
B4 Oghniyat el Gharam اغنية الغرام
B5 Mashhad al Hob مشهد حب
B6 End of Chapter 1 نهاية الفصل الاول
B7 Kabbaret Dancing رقصة الكباريه
B8 Kbareah Wa Mhajjaren كباريه ومهجرين
B9 Slow
B10 Mashhad al Serk مشهد السيرك 

B11 Final-Al Adala الفينال العدالة

HERE






Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - Oriental Jazz Concert Live At Buc, Irwin Hall





A1 Overture 83 المدخل
A2 Shou bihubbik شو بحبّك
A3 Prelude No 4
A4 O Grande Amor
A5 Prelude (Mays al rim ميس الريم) 
A6 Taqassim mi Hudu' nisbi تقاسم من هدوء نسبي
B1 Idha ba'ada fy majal إذا بعد في مجال
B2 Wasalu 'abitu وصلو عابيتو
B3 Shay fashil شي فاشل
B4 Round Midnight
B5 Yardbird Suite


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Ziad Al Rahbani & Joseph Saqr زياد الرحباني و جوزيف صقر - Bema Enno بما إنو





01 Dokhoul دخول

02 Hik Bitiamal Hik هيك بتعمل هيك
03 'itaban majuby عتابا ماجويي
04 Itghayarna قلتيلي
05 Al Jaw Halian eالجو حالياً
06 'itaban 2 عتابا ملفات
07 Talfin Aayach تلفن عياش
08 'itaban 3 عتابا
09 Bima Enno بما انو
10 Raksa Al Arouss رقصة العرس
11 Marba Al Dalal مربى الدلال
12 Min al afdal innak tahshimy من الأفضل إنك تحتشمي
13 'itaban 3 عتابا اولمبيك
14 Aphlaton افلاطون

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Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - Law la fusha al Amal لولا فسحة الامل





01 Law La Fosehat Al Amal لولا فسحة الأمل
02 Al 'arus أغنية العرس (الاصوات :الفرقة)
03 Al Akhelaq الأخلاق
04 Break 1
05 Mosiqa Akhebar موسيقى أخبار
06 itaban
07 Break 2
08 itaban
09 Break 3
10 Win Sarat Fiki وانصرعت فيكي
11 Break 4
12 itaban
13 'alan Sigara اعلان السيجارة
14 Break 5
15 Why Not (سلمى المصفي)
16 Break 6
17 Flash 
18 Nihaya Al Fasle Al Awal نهاية الفصل الأول
19 Bidayate Al Fasle Al Tani بداية الفصل الثاتي
20 Ma biqa fina nathammal ما بقا فينا نتحمل
21 Tequila
22 Wala Mine Yahzanone ولا مين يحزنون
23 Break 7, Piano
24 Break 8
25 'itaban
26 Break 9
27 Al Akhelaq الأخلاق
28 Lawla Fosehat Al Amal (Instrumental) لولا فسحة الامل
29 Break 10
30 Oghniyat Al Radio أغنية الراديو (فيروز) 31 Al Tahiya ألتحية


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Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - Live At Damascus Citadel 2008





01 Ouverture مقدمة 83
02 Bala Wala Chiبلا ولا شي
03 Bema Enno بما إنو
04 Rajaa Bidhin allah راجعة بإذن الله
05 Bel Nisbi La Bokra Chou 2 بالنسبة لبكرا شو - التحية
06 Enshalla Ma Bou Chi انشالله ما بو شي
07 Ahu Dalli Sar أهو دا اللى صار
08 The Middle East wa al qameh) الشرق الأوسط والقمح
09 Mish qassa Hay مش قصة هاي
10 Shou Hal Iyam شو هالأيام
11 Abu Ali أبو علي
12 'aysha Wahda Balak عايشة وحدا بلاك
13 'udak Rannan عودك رنان


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Ziad Al Rahbani ‎زياد الرحباني - The Many Moods of Ziad





A musical journey through the art of the great Ziad Al Rahbani


01 Natouret El Mafateeh المفاتيح 
02 Nahnou Saheroun نحن ساهرون 
03 Shou Hal Ayyam شو هالأيام 
04 Khalas خلص 
05 Al Tahiya ألتحية 
06 Nazl al Sourour نزل السرور 
07 Raksa Al Arouss رقصة العرس 
08 La Teatab alayi لاتعتب عليا 
09 Abu Ali أبو علي 
10 First Introduction المقدمة الموسيقية الأولى 
11 Bidayate Al Fasle Al Tani بداية الفصل الثاتي 
12 Bi Halyawmayn بها ليومين 
13 'itaban 3 عتابا 
14 Sayidi سيدي 
15 Al Muqadenah المقدمة 
16 Houdou Nisbi هدوء نسبي 
17 Allamouni علموني 
18 Win Sarat Fiki وانصرعت فيكي 
19 Ya zaman el ta'afiyya يا زمان الطائفية 
20 Yessa'ed We Yea'en يساعدو يعين 
21 Bil Nisbi La Boukra بالنسبة لبكرا شو 
22 Min al afdal innak tahshimy من الأفضل إنك تحتشمي 
23 Bala wala chi بلا ولا شي


Track 01-08-17 From the album “A Rahbani Festival “ 
Track 04- 16- 21-23 From the album “ Houdou Nisbi” 
Track 03-12-20 From the album “Ana Moush Kafer “ 
Track 07-13-22 From the album“ Bema Enno” 
Track 02-14 From the album “ Kyrie Eleison” 
Track 05-11-18 From the album “ Law la fusha al Amal” 
Track 06 From the album “ L'Auberge Du Bonheur “ 
Track 09 From the album “ Abu Ali “ 
Track 10 From the album “ Bennesbeh Labokra... Chou?” 
Track 15 From the album “ Amrik sayiduna wa Abtal waharamiyya” 
Track 19 From the album “ The American Motion Picture”


domenica 17 marzo 2019

Arab Tunes Mixtape # 40 - The Many Moods Of Misirlou









With this new mixtape I would like to give honor not to a genre, to an artist or to a particular music scene but to a single song. The song in question is none other than Misirlou, a melody recorded for the first time over 90 years ago that still ignites and warms hearts.

The history of Misrilou is quite complex. Usually the origin of the song is placed in Greece around the 1920s. The two musicians Tetos Dimitriadis and Michalis Patrinos compete for the original song, they recorded a version sung respectively in 1927 and 1930. In reality the melody of Misirlou has origins much older, although not verifiable. Presumably the song was born in the middle eastern area and was originally a single instrumental piece. It must be considered that, in spite of today's thoughts that see Europe and the Western world totally impermeable to other cultures, the Mediterranean area was once an inexhaustible basin of exchanges and mingling of different cultures.

Only the text and the title are probably of Greek origin. The term Misirlou is nothing but the feminine of the Greek word Misirli which can be translated simply as "Egyptian". The Greek word derives from the Turkish term Misir, permutation of the Arabic Misr (مصر) proper name of Egypt. The Greek language foresees that with the addition of the suffix "Li" the masculine term "Egyptian" is obtained while with the addition of the suffix "Lou" the feminine of the same is formed . The Misirlou is therefore translated with "Egyptian Girl" and the text in Greek is a true declaration of love and passion towards a splendid Egyptian girl who has captivated the heart of the narrator.

For years the song has represented one of the strong pieces interpreted by the musicians of Rebetiko (The Greek popular genre that invites you to "be alone yourself") in smoky taverns where a sort of sacred symposium was practiced in which the music was put to the center of life, ending up becoming a classic known throughout the Mediterranean area.


But the journey of this persuasive song was only at the beginning. At the end of the twenties, Michalis Patrinos emigrated to America and recorded a version of "Misirlou" in New York, which would soon become a true anthem for the entire Greek expatriate community. The American music community will begin to take an interest in this song.

In 1941 Nicolas Roubanis, another expatriate Greek musician in the United States, arranged the song in orchestral form, wrote down the score and credited himself as composer of the opera. Since this scam has never been legally contested, it is still officially credited as composer of the song.

This arrangement in a jazz key will begin to circulate obtaining very positive feedback. Bob Russell, Fred Wise and Milton Leeds will write an English text for the song and since then there will be many versions of this song born in the eastern area. Some will try their hand at "Misirlou", declining it in various genres and in various languages.


This strange song developed in the taverns of Smyrna and Greece will become the symbol par excellence of exoticism during the 50s and 60s and will accompany the performances of sinuous belly dancers and clumsy actresses in many exotic setting films.

 In the field of rock, the most famous version is certainly that of Dick Dale, who made it a veritable anthem of Surf music in the early 1960s, and it is precisely that version that thrilled the public that went to see "Pulp Fiction" .Quentin Tarantino just wanted "Misirlou" as the opening theme of the film

For many that remains the official version but we know that this is not the case.
The story of the song is really long and diverse and it's not my intention to tell it in full.
Place here some addresses where those who wish could explore the path of the song from its birth to today:

 



shira.net 
dinosaur gardens  
wikipedia


As mentioned the versions of the song are innumerable and I wanted to collect a handful in this Mixtape. But why exactly "Misirlou"? What was the criterion of choice?
Lately I've found myself thinking about our present. I would never have thought, after all the horrors of the past, that the Western world could reach such a cultural degradation. I would never have thought that the mistakes of the past could be committed again with such simplicity because, in my view, the new Jews are definitely the migrants, who risk their lives every day to try to reach Europe to get a better life, they are the Mexicans who try to cross the southern border of the United States and are all the people who see their rights violated daily in the name of the domination of the strongest.


"The day of memory", an annual anniversary that should remember, not to forget and above all not to repeat, the pain of those who have seen their lives destroyed by crazy policies has turned into a sterile event politically exploited by the Israeli state to continue their own despicable actions against the Palestinian people.If remembering the genocide that took place in Europe during the first half of the 1900s is a good and right thing, it is criminal to look solely at the past while ignoring a present who is the bearer of new genocides. The Mediterranean Sea is there to witness it.

I see an arrogant and cruel Western world (Europe, U.S.A. Australia and Israel), closed in on itself, which does not see how much contamination and cultural exchange are at the base of their own society, they have represented their wealth and represent it today.

Okay, but this has to do with a single song ?


Let's think about the Misirlou story. A song born in the Middle East, emigrated in the Mediterranean area that enriched the Hellenic, Turkish and Balkan culture. A song that embodies the culture and history of a people; his musicality, his breath, his imprint, which travels ignoring the boundaries and which enriches the place where it stops. A song that has crossed the ocean and has grafted a bit of the East into a culture unaware of it. A migrant piece that thanks to immigrants (the American Dick Dale was actually the son of Lebanese immigrants and Misirlou was the piece that his father strummed with the oud in the home) enriched the American musical culture and expanded its fictional.

Misirlou is, in my opinion, the symbol of how cultural exchange represents added value for every culture. No one is an island, everyone needs everyone and every culture is the result of an immense mix of stimuli from the most disparate places. It would be good to remember this because every person who comes to the West with a load of pain carries with him the seeds of a culture which, once sprouted, will enrich us and make us more complete human beings.

For all these reasons, I chose Misirlou and propose it as an official song against any kind of discrimination.

Racists, sovereigns and similar crap can go and take it in the ass.












Con questo nuovo mixtape vorrei tributare onore non ad un genere, ad un artista o ad una particolare scena musicale bensì ad una singola canzone. Il brano in questione altri non è che Misirlou , melodia registrata la prima volta più di 90 anni fa che ancora oggi infiamma e scalda i cuori.

La storia di Misrilou è abbastanaza complessa . Solitamente si colloca l’origine del brano in Grecia intorno agli anni 20. Si contendono la primigenitura del brano i due musicisti Tetos Dimitriadis e Michalis Patrinos i quali ne registrarono una versione cantata rispettivamente nel 1927 e nel 1930. In realtà la melodia di Misirlou ha origini molto più antiche, per quanto non verificabili. Presumibilmente il brano nasce nell’area medio orientale ed era all’origine un pezzo solo strumentale. Bisogna considerare che , a dispetto dei pensieri odierni che vedono L’Europa ed il mondo occidentale in toto impermeabili a culture altre, l’area mediterranea era una volta un bacino inesauribile di scambi e commistioni di culture diverse.

Probabilmente hanno origine greca solamente il testo ed il titolo . Il termine Misirlou altro non è che il femminile della parola greca Misirli traducibile semplicemente come “ Egiziano”. La parola greca deriva dal termine Turco Misir , permutazione dell’arabo Misr ( مصر) nome proprio dell’Egitto. La lingua greca prevede che con l’aggiunta del suffisso “Li “si ottiene il termine maschile “ Egiziano” mentre con l’aggiunta del suffisso “Lou” si forma il femminile dello stesso quindi “ Egiziana”.Il brano Misirlou viene quindi tradotto con “ Ragazza Egiziana “ ed il testo in greco è una vera dichiarazione d’amore e di passione nei confronti di una splendida ragazza egiziana che ha rapito i cuore all’io narrante. 


Per anni il brano ha rappresentato uno dei pezzi forti interpretati dai musicisti di Rebetiko ( Il genere popolare greco che ti invita a “ essere solo te stesso”) in fumose taverne nelle quali si praticava una sorta di simposio sacro nel quale la musica veniva messa al centro della propria vita , finendo per divenire un classico conosciuto in tutta l’area mediterranea.

Ma il cammino di questa suadente canzone era solo all’inizio. Alla fine degli anni venti Michalis Patrinos emigra in America ed incide a New York una versione di “Misirlou” che diverrà in breve tempo un vero inno per tutta la comunità greca espatriata . La comunità musicale americana comincerà ad interessarsi a questo brano.

Nel 1941 Nicolas Roubanis, un altro musicista greco espatriato negli Stati Uniti , arrangerà il brano in forma orchestrale, ne metterà per iscritto la partitura e accrediterà se stesso come compositore dell’opera. Dal momento che questo suo imbroglio non è mai stato legalmente contestato, è ancora ufficialmente accreditato come compositore del brano.

Questo arrangiamento in chiave jazz comincerà a circolare ottenendo riscontri molto positivi . Bob Russell, Fred Wise e Milton Leeds scriveranno un testo in inglese per il brano e da allora numerosissime saranno le versioni di questa canzone nata nell’area del levante. Un po chiunque si cimenterà con “Misirlou” , declinandola in vari generi e in varie lingue . 



Questa strana canzone sviluppatasi nelle taverne di Smirne e della Grecia diverrà nel corso degli anni 50 e 60 il simbolo per eccellenza dell’esotismo e accompagnerà le esibizioni di sinuose danzatrici del ventre e attricette maldestre in molti film ad ambientazione esotica.

In ambito rock la versione sicuramente più conosciuta è quella di Dick Dale che ne fece all’inizio degli anni 60 un vero e proprio inno della musica Surf ed è proprio quella versione che ha entusiasmato il pubblico che si è recato a vedere “ Pulp Fiction” .Quentin Tarantino ha voluto proprio “Misirlou” come tema di apertura della pellicola.



Per molti quella rimane la versione ufficiale ma sappiamo bene che non è cosi.

La storia del brano è davvero lunga e diversificata e non è mia intenzione raccontarla per intero .

Posto qui qualche indirizzo dove chi volesse può esplorare il percorso del brano dalla sua nascita ad oggi: 


shira.net 
dinosaur gardens  
wikipedia

Come si è detto le versioni del brano sono innumerevoli ed ho voluto raccoglierne una manciata in questo Mixtape. Ma perché proprio “Misirlou”? Quale è stato il criterio di scelta ?

Ultimamente mi sono ritrovato a ragionare sul nostro presente. Mai avrei pensato, dopo tutti gli orrori del passato, che il mondo occidentale potesse giungere ad un tale degrado culturale. Mai avrei pensato che gli errori del passato potessero essere commessi nuovamente con tale semplicità perché, a mio modo di vedere , i nuovi Ebrei sono decisamente i migranti, che rischiano la vita ogni giorno per cercare di giungere in Europa con lo scopo di ottenere una vita migliore, sono i messicani che cercano di oltrepassare il confine meridionale degli Stati Uniti e sono tutti i popoli che vedono quotidianamente violati i propri diritti in nome del dominio del più forte .


 “Il giorno della memoria”, ricorrenza annuale che dovrebbe ricordare , per non dimenticare e sopratutto per non ripetere, il dolore di quanti hanno visto le loro vite distrutte ad opera di politiche folli si è trasformato in sterile evento strumentalizzato politicamente dallo stato israeliano per continuare le proprie azioni ignobili contro il popolo Palestinese.

Se ricordare il genocidio avvenuto in Europa nel corso della prima metà del ‘900 è cosa  buona e giusta ,  è criminale rivolgere   lo sguardo unicamente , e opportunisticamente,  verso il passato chiudendo gli occhi su di  un presente portatore di un nuovi genocidi. Il Mar Mediterraneo è lì a testimoniarlo.


 Vedo un mondo occidentale ( Europa, U.S.A. Australia ed Israele) arrogante e crudele , chiuso in se stesso, che non vede quanto la contaminazione e lo scambio culturale siano alla base della propria società, ne abbiano rappresentato la ricchezza e la rappresentino ancora oggi.

Ok , ma questo cosa ha a che fare con una singola canzone?


Pensiamo alla storia di Misirlou. Una brano nato in Medio Oriente, emigrato nell’area mediterranea che ha arricchito la cultura ellenica , turca e balcanica. Un brano che racchiude in sé la cultura e la storia di un popolo ; la sua musicalità, il suo respiro, la sua impronta, che viaggia ignorando i confini e che arricchisce il luogo in cui sosta . Un brano che ha attraversato l’oceano ed ha innestato un po d’oriente in una cultura ignara dello stesso. Un brano migrante che grazie agli immigrati ( l’americano Dick Dale era in realtà figlio di immigrati libanesi e Misirlou era il brano che suo padre strimpellava con l’oud tra le pareti domestiche) ha arricchito la cultura musicale americana e ne ha ampliato l’immaginario.


Misirlou è , a mio parere, il simbolo di quanto lo scambio culturale rappresenti un valore aggiunto per ogni cultura. Nessuno è un isola, tutti hanno bisogno di tutti e ogni cultura è frutto di un immensa commistione di stimoli provenienti dai posti più disparati. Sarebbe bene ricordarsene perché ogni persona che giunge in occidente con un carico di dolore porta con sé i semi di una cultura che , una volta germogliati, ci arricchiranno e faranno di noi esseri umani più completi.

Per tutte queste ragioni ho scelto Misirlou e la propongo come canzone ufficiale contro ogni tipo di discriminazione.


Razzisti , sovranisti e simili possono andare a prenderselo nel culo.








 


Arab Tunes Mixtape # 40 - The Many Moods Of Misirlou





01 John Tatasopoulos - Misirlou ( Ozel Turkbas Album) 

02 The Devil's Anvil - Misirlou 
03 Esquivel Orchestra - Misirlou 
04 Charlie Ventura & His Orchestra - Misirlou 
05 Nicolas Roubanis - Misirlou (arranged by Tim Waters) 
06 Vince Guaraldi - Misirlou 
07 The Beach Boys - Misirlou 
08 Athinaiki Kompania - Misirlou 
09 Clovis el Hajj - Misirlou ( Ya Amal) 
10 The Sheik's Men - Misirlou 
11 Korla Pandit - Miserlou 
12 George Abdo And His "Flames Of Araby" Orchestra - Misirlou 
13 Caterina Valente - Misirlou 
14 Kronos Quartet with Martyn Jones - Misirlou Twist 
15 Seymour Rexite - Misirlou ( ΜΙΣΙΡΛΟΥ) 
16 Martha Tilton - Misirlou 
17 Stanisa Stosic - Misirlou (Lela Vranjanka) 
18 Dick Dale & his- Del Tones - Misirlou 
19 Woody Herman And His Orchestra - Misirlou 
20 Yacoubian Company - Misirlou 
21 Anton Abdelahad - Misirlou (Ta'al li qawlik تعال لقولك) 
22 Gus Vali - Misirlou 
23 The Black Eyed Peas - Misirlou (Pump It) 
24 Arthur Lyman - Misirlou 
25 Chubby Checker - Misirlou 
26 Tetos Dimitriadis - Misirlou ( Μισιρλού 1927) 
27 Laurindo Almeida - Misirlou 
28 Vinicio Capossela - Misirlou 
29 The Trashmen - Misirlou 
30 Mikes Patrinos - Misirlou ( Mousourlou Mou ) 
31 Zeki Müren - Misirlou (Yaralı Gönül) 
32 Dario Moreno - Misirlou 
33 Artie Barsamian and his Orchestra - Misirlou 
34 Arthur Murray Orchestra - Misirlou 
35 Xavier Cugat- & his Orchestra - Misirlou 
36 Martin Denny Orchestra - Misirlou 
37 Davey Graham - Misirlou 
38 Stanley Black and His Orchestra and Chorus - Misirlou 
39 Gino e Dorine - Missirlù 
40 Danai - Misirlou 
41 Near East Brass - Misirlou 
42 Freddy Martin - Misirlou 
43 Leon Berry - Misirlou 
44 Dick Hyman - Miserlou 
45 Sofia Vembo - Misirlou 
46 The Astronauts - Misirlou 
47 Jan August - Misirlou 
48 Maria Karela and Spyros Stamos - Misirlou 
49 The Ventures - Miserlou 
50 The Yugoslavian Gipsy Brass Band - Misirlou

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