martedì 19 febbraio 2013

Milad As-Soudy ميلاد السودي - Musiqa Soudwa'yya موسيقى سودوائية








سودوائي : سأقاوم واناضل دائماً واقاتل إلى يومي
السيرة الذاتية
قام ميلاد السودي بإنتاج العديد من السودوائيات بالاشتراك مع [ الرؤية الآمنة ] منها :
1 - لا تخافي
2 - وزارة الإسقاف و التجهيل
3 - في الصميم
4 - عم نمزح
5 - رسالة إلى موناليزا
6 - رسالة إلى العام الجديد [ قاطعوا ] 
7 - اغنية سفالة 

وهناك الكثير من الأعمال قيد النشر في الفترة الحالية فانتظرونا .
الوصفنشأت فكرة الموسيقى السودوائية من الفنّان [ ميلاد السودي ] و ذلك بعض استهداف المشاكل الإجتماعية و السياسية الخاصة بالوضع الفلسطيني و العربي ، و يتم إنتاج الأعمال السودوائية بشكل خاص عن طريق مجموعة [ يالرؤية الآمنة - Safe Vision ] و تفرّعت هذه الأعمال من الـ [ هيب هوب ] إلى اعمال موسيقية اخرى متنوعة في الوانها يتم إنتاجها في القريب ، الجدير بالذكر ان الموسيقى السودوائية ليست حكراً لشخص معين او لفرقة بس هي ملك لأي شخص صاحب رأي حر و مواقف وطنية واضحة تحت اسم [ فن المقاومة ] بغض النظر عن تنوع الفنون ، فالجميع مرحب به .


(Source : Facebook)


















La nuova consapevolezza intellettuale palestinese, il "Combat Rap" di Milad As-Soudy 





Durante l'ultimo decennio la musica rap palestinese ha raggiunto una certa visibilità a livello mondiale. Prestigiose riviste (musicali e non) hanno dedicato servizi e copertine a gruppi una volta sconosciuti. Nomi come Dam e Darg team, in seguito a collaborazioni importanti e brani di forte impatto, hanno conseguito una relativa notorietà presso il "primo mondo".
Il rap palestinese, attraverso rime intelligenti e consapevoli, ci racconta la realtà dell'occupazione. A dispetto di ogni previsione, l'uso della lingua araba non si è dimostrato un ostacolo insormontabile alla diffusione dei pezzi, come sembrava invece in un primo momento, e grazie alla buona volontà di vari estimatori del genere sono facilmente reperibili in rete traduzioni di brani emblematici come "Min Erhabi" (“chi è il terrorista?”) dei Dam e "Unadikum" del Darg Team. 
Si tratta di un fenomeno in forte crescita e il numero dei pochi gruppi presenti nell'area all'inizio degli anni 2000 si è moltiplicato a dismisura arrivando a creare una scena eterogenea decisamente interessante. Per contro, è facile pronosticare che alcune delle realtà esistenti difficilmente verranno scoperte dal pubblico occidentale, rappers che, sebbene molto popolari in ambito locale, molto plausibilmente vedranno confinata “geograficamente” la loro fama. Tra questi vi è sicuramente Milad As-Soudy. Palestinese di nascita, Milad As-Soudy ha trascorso la sua infanzia a Baghdad dove ha portato avanti i suoi studi . In seguito alla guerra del golfo si è trasferito nella vicina Siria e dopo un breve periodo trascorso nuovamente in Iraq è tornato nella natia Palestina, stabilendosi a Ramallah. Qui ha dato vita a "Musiqa Soudwa'yya", uno dei progetti più interessanti dell'intera scena rap palestinese, che, secondo le sue parole: “rappresenta un modo per lottare e combattere ogni giorno” . Epifanico è il motto che campeggia nella sua pagina Facebook: "chi è stato educato a tirare le pietre è difficile che partecipi ad una manifestazione pacifica". Una posizione che, a prima vista, sembrerebbe quasi violenta, ma che risulta quantomeno comprensibile ad una più attenta analisi del personaggio e dell’impegno concretamente profuso. A differenza della maggior parte dei rappers palestinesi, infatti, che dedicano le loro rime allo stato dell'occupazione ma che non disdegnano avventurarsi in territori più ludici, Milad As-Soudy, lontano da logiche mainstream, porta avanti un discorso esclusivamente politico, volto a creare una consapevolezza intellettuale che mira a rompere le catene della soggiogazione – non solo economica – di Israele. Il suo messaggio è principalmente indirizzato al popolo di Palestina, del quale rappresenta una sorta di coscienza civile, ed il suo potrebbe essere benissimo catalogato come una sorta di "Combat Rap". 
Le rime di Milad As-Soudy , nate in risposta agli eventi sociali e politici, non offrono una semplice testimonianza delle sofferenze patite dalla popolazione palestinese ma rivestono una precisa una funzione sociale. Nei brani di Musiqa Soudwa'yya , se lo stato israeliano è il convitato di pietra, il moloch sempre presente   molte critiche vengono rivolte ai governanti palestinesi. In brani come "Wizara al isfaf wa al tajhyl" (“Ministero del declino e dell'ignoranza”) dedicato al ministro dell'istruzione palestinese e alle sue politiche assurde e "Risala ila D. Salam Fayyad" (“Lettera al dottor Salam Fayyad”) indirizzata al premier palestinese e alla sua paradossale politica economica, Milad As-Soudy offre molti spunti di riflessione ai suoi conterranei. Nel brano "La takhafy " (“Non abbiate paura”) esorta a prendere come esempio le rivolte scatenatesi nei paesi arabi e in "Risala ila al 'am al jadid" (“Lettera all'anno nuovo”) invita apertamente al boicottaggio dei prodotti israeliani onnipresenti nei territori occupati. Tra i suoi bersagli non mancano anche i colleghi rappers accusati di aver dimenticato la funzione dirompente della rima ("i'tazal al rap") o i governanti stranieri, " 'Ammu namizah" è il messaggio al vetriolo indirizzato all'emiro del Qatar e alle sue opinioni sulla questione palestinese. 
Nonostante la sua fervente attività, Milad As-Soudy ha acquisito soltanto nel 2011 una certa notorietà nei territori in seguito alla realizzazione del brano "Risala ila Mona Lisa" . La Mona Lisa in questione è Mona Lisa Abdo, la prima ragazza palestinese ad essere entrata volontariamente a far parte di "Karkel", unità combattente d'elite dell'esercito israeliano dedicata all'anti terrorismo. In varie interviste la ragazza ha affermato di considerare Israele come la sua patria e di non credere che esista un sistema di apartheid. Come è facile intuire, queste affermazione hanno scosso non poco la comunità palestinese e il brano composto da Milad As-Soudy non ha contribuito affatto a smorzare le tensioni. Il pezzo, giudicato da alcuni offensivo e pericoloso, polemizza apertamente con le affermazioni di Mona Lisa Abdo, accusata di aver ceduto la propria casa all'occupante e di rappresentare un pessimo esempio per tutte le generazioni future. 
Tra le ultime produzioni di Musiqa Soudwa'yya vi è "Risala masmu'a - Al am'a' al khawaya" (“Messaggio acustico- gli intestini vuoti”), brano dedicato ai prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame e a quell'aberrazione che è la detenzione amministrativa. 
Questa è la musica di Milad As-Soudy, il rapper senza berrettino in testa, senza orpelli cool e soprattutto senza peli sulla lingua.

Purtroppo Milad As-Soudy ha deciso di comunicare esclusivamente attraverso la lingua araba ( nel particolare in dialetto palestinese) . I contatti, il recupero di informazioni e la traduzione dei testi risulta quindi faccenda abbastanza complessa. Comunque,  per quanti volessero manifestare il proprio sostegno Milad As-Soudy è reperibile presso la sua pagina Facebook o presso il suo canale Youtube  intitolato " Safe Vison", un altro dei suoi progetti in corso. 
A questo indirizzo si può recuperare una buona selezione dei brani da lui realizzati.






Musiqa Soudwa'yya  موسيقى سودوائية





01 la takhafy  لا تخافي
02 wizara  al isfaf wa al tajhyl   وزارة الإسفاف والتجهيل
03 fy samim - في الصميم
04   'Ammu namizah   عم نمزح
05 risala ila monalisa  رسالة إلى موناليزا
06 risala ila al 'am al jadid  رسالة إلى العام الجديد  - قاطعوا   
07 ughniya sufala    اغنية سفالة
08 risala masmu'a - Al am'a'  al khawaya رسالة مسموعة - الامعاء الخاوية 
09 i'tazal al rap اعتزال الراب
10 Risala ila D. Salam fayyad       رسالة إلى د.سلام فياض
11 saudy rap araby  سودي راب عربي
12 ziyara  زيارة - في وصفه زيارة المواطن الفلسطيني إلى مدينة القدس
13 معفرة بعوفر
14 الدوا
15  isra ' badwanihala  amtarat  إسراء بدوانهلا أمطرتِ  


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